Incipit di “Sogni di Bunker Hill”, di John Fante Il mio primo impatto con il successo non fu per…

Il mio primo impatto con il successo non fu per nulla memorabile. Facevo l’aiuto cameriere alla tavola calda di Marx. L’anno era il 1934. Il luogo, l’incrocio fra la Third e Hill, Los Angeles. Avevo ventun anni, e per me il mondo era delimitato a ovest a Bunker Hill, a est da Los Angeles Street, a sud da Pershing Square e a nord dal Civic Center. Ero un aiuto cameriere veramente unico, con grande verve e molto stile vista la professione, e sebbene fossi terribilmente sottopagato (un dollaro al giorno più i pasti), attiravo una considerevole attenzione quando scivolavo fischiettando di tavolo in tavolo con un vassoio in equilibrio su una mano, strappando sorrisi ai miei clienti.

Incipit

Sogni di Bunker Hill

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