Immagina pure che ti siano destinati nella vita molti giorni terribili; il più terribile di tutti sarà il giorno in cui perderai tua madre.[…]Non sperar serenità nella tua vita, se avrai contristato tua madre.[…]O Enrico, bada: questo è il più sacro degli affetti umani, disgraziato chi lo calpesta. L’assassino che rispetta sua madre ha ancora qualcosa di onesto e di gentile nel cuore, il più glorioso degli uomini, che l’addolori e l’offenda, non è che una vile creatura.[…]Io t’amo, figliuol mio, tu sei la speranza più cara della mia vita; ma vorrei piuttosto vederti morto che ingrato a tua madre.
[il padre di Enrico: Novembre, Mia madre]
Cit.
Cuore
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