C’è un episodio che le cronache internazionali non hanno riportato. Appena iniziata la guerra, con l’invasione da parte dell’esercito serbo di Belgrado delle neonate repubbliche di Slovenia e Croazia dapprima, e di Bosnia in seguito, un ammiraglio della marina militare, che comandava la flotta al largo di Spalato, ha ricevuto l’ordine di bombardare le città della costa.
Quelle città, quei territori che per tutta la vita gli era stato insegnato di difendere e proteggere contro ogni aggressione. Ora doveva colpire e uccidere coloro i quali aveva sempre difeso.
Disperato, si è sparato un colpo di pistola alla tempia, a bordo della sua nave da guerra, dopo aver ricevuto l’ordine. “Non sarò io a uccidere la mia gente”, pare abbia detto al suo secondo prima di morire. Il suo equipaggio ha anch’esso rifiutato di eseguire gli ordini di Belgrado. A quest’uomo, a quelli che come lui sono morti per la loro terra, è dedicato questo libro.
Incipit
Bosnia