[Sul film La talpa]Cerco sempre una chiave che mi permetta di aprire una porta. C’è un passaggio nel libro di John le Carré in cui Ann, la moglie, lo descrive come un interruttore, capace di regolare la temperatura del suo corpo a seconda dell’ambiente in cui si trova. L’immobilità del mio personaggio arriva appunto da lì. Dopo tanti ruoli estremi sul piano emozionale e fisico, la definirei un’interpretazione “da seduto”.
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