“Anche tu stai ascoltando quella tirata?”, chiese l’ingegnere. “Non prenderla troppo sul serio. Sono solo teorie. Gli esseri umani non possono fare a meno di elaborarle, ma la verità è che sono solo fantasie. E mutano in continuazione. Una volta, quando l’America era un paese giovane, la gente credeva in una cosa chiamata flogisto. Sai cos’è? No? Be’, non importa, perché in realtà non è mai esistita. Un tempo si credeva anche che il comportamento fosse determinato da quattro umori. E si riteneva che la Terra avesse solo poche migliaia di anni. Ora crediamo che la Terra abbia almeno quattro miliardi di anni, crediamo nei fotoni e negli elettroni, e siamo convinti che il comportamento umano sia controllato da cose come l’Io e l’autostima. A noi queste convinzioni sembrano più scientifiche e superiori a quelle del passato”. “E non è così?” Thorne si strinse nelle spalle. “Sono solo fantasie. Non sono realtà. Hai mai visto un’autostima? Me la potresti mettere su un piatto? E un fotone? Me ne puoi portare uno?” Kelly scosse il capo. “No, ma…”. “E non ci riuscirai mai, perché queste cose non esistono. Per quanto seriamente le prenda la gente. Tra cent’anni rideranno di noi. Diranno: “Ma pensa che allora credevano nei fotoni e negli elettroni. Come potevano essere così stupidi?”. E rideranno, perché avranno a disposizione fantasie più aggiornate e e migliori”.
Cit.
Il mondo perduto