È ovvio che le mie figlie sanno chi sono e che lavoro faccio. Ma spero di essere per loro una mamma e non un’immagine. Loro per me vengono prima di tutto, lo sentono. Adoro andare a prenderle a scuola, accompagnarle la mattina, fare i compiti insieme, metterle a letto. A casa parliamo italiano, fuori francese, a Londra inglese, dipende dal contesto. Conoscono cinque lingue. Cucino per loro: sono le uniche a credere che io sia un’ottima cuoca.
Iscriviti
0 Commenti