“Guardo la mia luce che muore” dice un personaggio di Beckett. È l’unica risposta giusta e sensata che possiamo dare, in vecchiaia, agli insolenti che ci assillano con i loro petulanti, intollerabili: “che cosa stai facendo”, “a cosa stai lavorando”, “quali programmi hai”, “che cosa farai l’anno prossimo”. La luce che muore non fa confidenze e ha altro da pensare.
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